giovedì 16 Marzo 2006

A fronte della nota situazione di sofferenza in cui attualmente versa la Sanità Privata Accreditata in Campania si è concordato di manifestare nei giorni 28-29-30 marzo 2006 con un'assemblea pubblica presso la sede della Regione Campania.

Aspettando i rimborsi che Regione e Asl non riescono a garantire, la sanità privata dà un colpo di acceleratore. Dopo aver comunicato al presidente della giunta, Antonio Bassolino, e agli assessori Montemarano e Valiante (responsabili rispettivamente della Sanità e del Bilancio) la proclamazione dello stato di agitazione, i rappresentanti della sanità privata si riuniscono oggi per mettere a punto un programma di scioperi e manifestazioni pubbliche da attuare a fine mese. Alla vigilia delle elezioni, ecco il tentativo di dare un’accelerata alla soluzione della delicata vertenza economica che tiene col fiato sospeso centinaia di aziende e migliaia di dipendenti. Pugno duro minacciato da chi gestisce la sanità privata per il 28, 29 e 30 marzo con l’organizzazione di un’assemblea pubblica e una manifestazione in strada che, se sarà veramente effettuata, potrebbe provocare un altro giorno di stop alla circolazione nel centro della città. Una posizione dura che vede in prima linea Enzo Schiavone, il presidente regionale dell’Aiop - l’Associazione dell’ospedalità privata - ed Enzo D’Anna, numero uno della Federlab che riunisce centinaia di laboratori di analisi. Potrebbe ricominciare un braccio di ferro tra i rappresentanti della Regione e i titolari della sanità privata con un obiettivo chiaro, quello di dare ad Angelo Montemarano, l’assessore alla Sanità, la possibilità di sollecitare gli altri componenti della giunta regionale ad adottare soluzioni tampone per bloccare la protesta. «Aiop, Federlab, Anisap, Anpric e Sindacato radiologi - è precisato in un comunicato delle associazioni di categoria - lasciano liberi i loro iscritti di ricorrere alle procedure di recupero forzoso del credito vantato nei confronti della Asl, tramite decreti ingiuntivi esigibili tasso legale europeo di oltre il 9 per cento. La prima fase di riscossione delle rimesse inevase riguarderà il fatturato relativo a oltre sei mesi del 2005. I ritardi maggiori si registrano nelle Asl Napoli 1, Napoli 2 e Napoli 5». Pagateci e in fretta, chiedono i titolari della sanità privata, per evitare conflittualità che potrebbero turbare la vigilia delle elezioni amministrative. «Nessuna fiducia viene riposta nell’azione di risanamento messa in campo dalla Regione con la Soresa la cui produzione, nonostante la calendarizzazione degli adempimenti dettati dalla giunta, risulta scarsa e improduttiva». La definizione della vertenza sarà possibile dopo il riconoscimento degli accreditamenti definitivi, che potrebbero prevedere la riorganizzazione di strutture, la loro chiusura o riconversione.

IL MATTINO - BRUNO BUONANNO


Non ce l’aspettavamo e ne siano felici. Il blog appena partito è già pieno di contributi. Vuol dire che abbiamo fatto bene. Difendere la riabilitazione non è qualcosa che riguarda solo i disabili e le loro famiglie, riguarda il tasso di civiltà della nostra società e della nostra regione. La risposta che diamo a chi ci scrive e a chi ci legge è ferma e decisa: andremo avanti, eccome se andremo avanti. Per evitare che la Campania vada indietro.