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Il doppio volto dei lidi di Palermo  

Il doppio volto dei lidi di Palermo
ecco una guida per scegliere bene

Cento chilometri di arenili, da est a ovest della città, passati ai raggi X con l'ausilio di alcuni parametri prestabiliti

ALESSANDRA VIOLA


Si è concluso ieri il tour di "Repubblica" nelle spiagge della provincia di Palermo. Un viaggio in diciannove tappe da ovest a est del capoluogo, con una sosta in ognuna degli arenili disseminati sugli oltre cento chilometri di litorale che vanno da Finale di Pollina a Balestrate.
Angoli di mare poco frequentati o letteralmente presi d'assalto, attrezzati o completamente abbandonati a se stessi, con l'unica caratteristica comune di essere poco distanti dalla città e quindi facilmente raggiungibili. Spiagge attrezzate di tutto punto e litorali assediati dalla sporcizia, acque premiate da Goletta verde e aree inquinate, con tanto di cartelli che vietano la balneazione, per centinaia di metri, che si susseguono in una contraddittoria continuità. Non è infrequente, infatti, un'area attrezzata e pulita accanto a un'altra sporca e spoglia.
Tappa dopo tappa alla fine se ne ricava una sorta di guida per il turista "fai da te", ma anche per i palermitani in cerca di luoghi raggiungibili a pochi minuti da casa o dal luogo di lavoro. Un modo per trovare un'alternativa ai posti frequentati abitualmente.
L'obiettivo che ci siamo prefissati, facendo la radiografia alle spiagge con l'ausilio di alcuni parametri fissi è quello di stilare una classifica aggiornata degli arenili più vivibili. Così i bagnanti sanno cosa trovano in ogni spiaggia.
Questi i parametri utilizzati: la pulizia del mare e della spiaggia; la qualità degli stabilimenti privati; le difficoltà per raggiungere la località balneare; i parcheggi; i servizi (docce, bagni, punti di ristoro) e le attrezzature. A ognuno di questi elementi è stato assegnato un punteggio da 1 a 10. E infine altre tre condizioni per l'assegnazione di altri quindici punti in totale: l'accesso ai disabili; il pronto soccorso; il servizio di salvataggio. Questi ultimi parametri spesso hanno fatto la differenza ai fini della graduatoria finale.
E proprio dal confronto tra la classifica del 2001 e quella del 2000 (quando per la prima volta abbiamo visitato queste spiagge) possiamo ricavare le maggiori novità della stagione ancora in corso.
La prima cosa che emerge è il piccolo scivolone di Balestrate (71 punti), che da comprimaria (l'anno scorso) è passata in seconda posizione dietro a Cefalù (72), che si conferma «la regina» delle spiagge della provincia.
Poi, analizzando il centro della classifica emerge la rimonta di Campofelice di Roccella (64 punti contro i 30 della passata stagione), di Lascari (62 punti contro i 49 del 2000) e di Trappeto (50 punti, quasi il doppio dell'anno scorso). Infine, i piccoli passi avanti di Carini, ex fanalino di coda, che ha lasciato il posto in fondo alla graduatoria agli ex Solarium di Palermo (Arenella, Vergine Maria e Romagnolo), l'anno scorso attrezzati dal Comune di Palermo e quest'anno lasciati nel più assoluto abbandono.

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Transmitted:20/04/2024 15:12:28
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